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Scultura
1735
porcellana
3427/C
Altezza: 66 cm, Larghezza: 31 cm, Profondità: 41 cm
lupa con due cuccioli
Kändler Johann Johachim
Lupa seduta sulle zampe posteriori, con due cuccioli accucciati tra le zampe anteriori.
Assieme al leopardo (3426/C) e all'otarda (3457/C), la lupa fa parte della serie di animali a grandezza naturale modellati nella manifattura di Meissen da Johann Gottlieb Kirchner (attivo 1727-28, 1730-33) e Johann Joachim Kändler (attivo 1731-1775) e destinati, secondo il progetto di Augusto il Forte, principe elettore di Sassonia e re di Polonia, al Palazzo Giapponese di Dresda. Il Palazzo, originariamente chiamato Palazzo Olandese e di proprietà del conte von Flemming, fu acquistato e in parte ricostruito da Augusto che ne fece in breve il luogo destinato ad ospitare le sue collezioni di porcellana. Secondo i primi progetti, al piano terra dovevano essere esposte le porcellane cinesi e giapponesi, mentra il primo piano avrebbe dovuto ospitare le porcellane di Meissen e una galleria dedicata agli animali in porcellana "a grandezza naturale e colorati".La galleria degli animali, una sorta di menagerie in porcellana, doveva impressionare i visitatori per la sua eccezionalità. Nel riferimento al dominio sugli animali e sulla natura, evocava il serraglio e la caccia, simboli del potere e della ricchezza del principe.

Kirchner fu il primo modellatore assunto a Meissen, nel 1727. Fu affiancato da Kändler nel 1730, già attivo come scultore a corte.Dopo vari disaccordi tra i due, Kirchner fu licenziato nell'aprile del 1733 e Kändler, molto più abile e creativo, restò l'incontrastato Modellmeister della fabbrica.

Negli archivi della manifattura di Meissen si conservano i registri con gli elenchi dei pezzi ordinati per il Palazzo Giapponese. Si veda S. Wittwer, The Gallery of Meissen Animals, Hirmer, 2006.

Il modello della lupa fu realizzato da Kändler nell'aprile del 1735 e ne furono realizzate diverse copie fino al 1736.

Kändler scrisse nei suoi appunti: "un altro grande pezzo per il Palazzo, questa volta una lupa a grandezza naturale, seduta sulle sue zampe posteriori, che tiene la testa alta, come se ululasse così che si possono vedere le sue zanne chiaramente nella sua bocca. Ha due cuccioli seduti sotto di lei, uno alquanto più grande dell'altro, principalmente fatto per stabilizzare la figura durante la cottura".

Nel 1954 l'antiquario torinese Pietro Accorsi offrì a Vittorio Viale, direttore del Museo Civico di Torino, una lupa e una coppia di otarde ("coppia di cigni"). Nello stesso 1954 fu acquistata la lupa, mentre delle otarde fu scelto un solo esemplare, comprato nel dicembre del 1955.
Cabutti L., Mallé L., Palazzo Madama in Torino. Museo Civico d'Arte Antica, 1976, p. 87,
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Maritano C., Le ceramiche di Palazzo Madama. Guida alla collezione, 2008,
Soffiantino M. P., I Fragili Lussi. Porcellane di Meissen del Museo Civico d' Arte Antica di Torino, 2001, pp. 32-33, nota 34 a p. 37,
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Palazzo Madama. Guida, 2011, pp. 141-142