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STORIA DEGLI STATI SABAUDI. 1416-1848 – Alessandro Barbero presenta il volume di Paola Bianchi e Andrea Merlotti

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  • 16 March 2018 - 17 March 2018
libro

Palazzo Madama ospita, venerdì 16 marzo 2018 alle ore 17.00, la presentazione del volume Storia degli Stati sabaudi. 1416-1848 di Paola Bianchi e di Andrea Merlotti (Brescia, Morcelliana, 2017).
Insieme agli autori interverrà Alessandro Barbero, Professore ordinario di Storia medievale all'Università del Piemonte Orientale e noto autore di opere specialistiche e di romanzi di successo.
L’incontro, che si terrà presso il Gran Salone dei Ricevimenti al Piano nobile di Palazzo Madama, sarà introdotto da Angelo Bianchi, ordinario di Storia moderna all'Università Cattolica di Milano, direttore della collana editoriale.

Il volume ricostruisce la storia degli Stati sabaudi fra il 1416, quando Amedeo VIII di Savoia ottenne dall'imperatore il titolo di duca, e il 1848, anno in cui Carlo Alberto, re di Sardegna, promulgò lo Statuto. Attraverso un percorso storiografico aggiornato, gli autori ricollocano nel dovuto contesto un territorio il cui consolidamento attraversò, nel corso dei secoli, fasi complesse e non lineari. Leggere le vicende degli Stati sabaudi d'antico regime attraverso il prisma della nazione, nel senso che quest'espressione ha assunto dopo la Rivoluzione francese, rischia di far perdere di vista che fu proprio l'affermarsi del principio nazionale a portare alla loro scomparsa a seguito di un processo non inevitabile né predeterminato. Considerando gli Stati di terraferma, e cioè le vicende del Piemonte, del Nizzardo e della Savoia, come la storia di una monarchia composita e dall'identità plurale, gli autori affrontano il ruolo politico della dinastia, del governo e dell'amministrazione, l'evoluzione territoriale degli Stati, la composizione dei ceti in relazione alle permanenze e ai mutamenti economici e giuridici nei vari territori, l'organizzazione militare, le espressioni culturali della società di corte, le principali forme di sociabilità dei ceti dirigenti e i più importanti istituti di formazione.

Paola Bianchi insegna Storia moderna all’Università della Valle d’Aosta. Membro del Comitato di direzione di «Società e storia» e del Centro interuniversitario di studi e ricerche storico-militari, ha pubblicato, tra l'altro, Onore e mestiere. Le riforme militari nel Piemonte del Settecento (Zamorani, 2002) e Sotto diverse bandiere. L’internazionale militare nello Stato sabaudo d’antico regime (Franco Angeli, 2012). Ha curato, con K. Wolfe, Turin and the British in the Age of the Grand Tour (Cambridge University Press, 2017).

Andrea Merlotti lavora alla Reggia di Venaria dove dirige il Centro studi delle residenze reali sabaude. È membro dei comitati scientifici del Centre de recherche du Château de Versailles e di «Studi Piemontesi». Autore di oltre un centinaio di studi sulla storia degli Stati sabaudi (fra cui il volume L'enigma delle nobiltà. Stato e ceti dirigenti nel Piemonte del Settecento, Olschki, 2000), ha curato diverse mostre fra cui, con S. Ghisotti, Dalle regge d'Italia. Tesori e simboli della regalità sabauda (Reggia di Venaria, 2017). 

Alessandro Barbero insegna Storia medievale presso l’Università del Piemonte Orientale, sede di Vercelli. Studioso di prestigio, autore di opere specialistiche e manualistiche, coltiva una predilezione per la storia militare. Ha pubblicato il volume Storia del Piemonte. Dalla preistoria alla globalizzazione (Einaudi 2008); con Laterza, tra gli altri, Medioevo. Storia di voci, racconto di immagini (con Chiara Frugoni, 1999); Carlo Magno. Un padre dell’Europa (2011), Terre d'acqua. I vercellesi all’epoca delle crociate (2014), Le parole del papa (2016). Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo è il primo dei suoi romanzi di successo (Premio Strega 1996), a cui è seguito Le Ateniesi (Mondadori 2015).  

L’incontro, a ingresso libero fino a esaurimento dei 150 posti disponibili, si terrà presso il Gran Salone dei Ricevimenti, al piano nobile di Palazzo Madama. Per ragioni di sicurezza non è possibile accedere all’incontro superata la capienza massima.

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili