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Corno
Anteriore al 1951
Osso e fibre vegetali
276/AV
Altezza: 24 cm, Larghezza: 5 cm
Corno, oggetto di potere (nkisi)
pittore piemontese
Corno, oggetto di potere (nkisi)
Contenitore ricavato da un corno. Presenta un intreccio in fibra vegetale nella parte superiore al quale un tempo era collegata una corda di sospensione ora mancante.



Il reperto può essere ricondotto all'area di produzione Songye, territorio compreso tra i fiumi Sankuru e Lualaba situato nel Congo centrale. Questi oggetti, denominati localmente minkisi (singolare “nkisi”), vengono creati da specialisti del sacro (nganga), con l’intento di racchiudere al loro interno forze provenienti dal mondo invisibile. Impiegati in riti religiosi e pratiche di guarigione complessi ed eterogenei, i minkisi possono assumere diverse forme, incluse figure umane, corni e pendenti.

Gli ingredienti magici contenuti al loro interno conferiscono poteri di protezione o attacco.



La possibilità di utilizzare i minkisi sia per scopi benevoli sia malevoli ha portato in Occidente alla percezione di tali oggetti come strumenti pericolosi o come frutti di pratiche superstiziose che potevano ostacolare il processo di evangelizzazione messo in atto durante il colonialismo.



Il bene appartiene al corpus di 185 oggetti donati al Museo da Tiziano Veggia (1893-1957). Veggia lavorò come ingegnere nel Congo Belga per la Compagnie du Chemin de Fer Bas Congo-Katanga (1919-1936) e per l’Otraco (1936-1951), affiancando alla sua attività lavorativa la pratica del collezionismo. Nel maggio 1955 donò la sua collezione al Museo Civico di Torino.
Fava A.S., Africa, America, Oceania. Le collezioni etnologiche del Museo Civico di Torino. Storia delle collezioni etnologiche del Museo Civico di Torino, 1978, pag. 40,
Barba B., 1995, pp. 149-150,
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