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Dipinto
1610-1611
olio su tela
0587/D
Altezza: 152 cm, Larghezza: 126,5 cm
San Gerolamo
Gentileschi Orazio
San Gerolamo in preghiera. Cornice lignea, dorata, dipinta in bruno, moderna.
Fedele ai principi del naturalismo caravaggesco, Orazio Gentileschi privilegiava l'indagine dal vero, popolando le scene sacre dei suoi dipinti con figure della vita di tutti i giorni. Tra i personaggi che frequentavano la bottega dell'artista prestandosi come modelli risulta anche un certo Giovanni Pietro Molli, un pellegrino palermitano di settantatre anni che intervenne come testimone nel processo intentato da Gentileschi nel 1612 contro il pittore Agostino Tassi, accusato di violenza nei confronti della figlia Artemisia. Secondo la deposizione registrata agli atti, Molli posò per varie opere di Gentileschi, tra cui anche un san Gerolamo a figura intera, dato che conferma una datazione del dipinto in stretta connessione con modelli di Caravaggio come il San Gerolamo in Galleria Borghese a Roma.

La fisionomia del Molli è riprodotta nel San Gerolamo del Museo e in quello della collezione Koelliker di Milano, considerato dalla critica come la prima versione del soggetto poi rielaborato e approfondito nella tela torinese con l'aggiunta di alcuni particolari descrittivi e con una gamma cromatica più preziosa.
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