Cammeo

Descrizione Forma della pietra ottagonale. Pietra di colore grigio scuro, a taglio piano-parallelo. Molatura meccanica. Intaglio e scultura tecnica mista: a mano libera, con punte di diverso spessore, per il profilo e per i capelli; con trapano a punta sferica o a rotella per i boccoli. Lucidatura selettiva del volto. Busto di Epicuro: Busto barbuto e panneggiato di profilo a destra. Alta fronte stempiata dal profilo diritto, solcata da pesanti rughe. Capelli a ciocche libere e boccoli sulla calotta e alla nuca. Barba folta ma relativamente compatta, a ciocche e boccoli seriali disposti su tre file. Baffo fluente in basso. Naso a sella, con pinna arcuata in basso a punta smussata. Arcata sopraorbitale netta su un'orbita piuttosto profonda, interamente occupata dal bulbo oculare relativamente poco rilevato tra palpebre molto carnose. Zigomo ossuto e prominente su una guancia relativamente molle e scarna. Labbra carnose. Collo dai tendini in evidenza. Paneggio disegnato a scollo orizzontale. Orecchio allungato a contorno rilevato. Sul piano di fondo posteriore, iscrizione incisa in lettere latine: EPICURO. Stile naturalistico, con attenta descrizione di alcuni particolari (i capelli e il volto) e scarsa attenzione per altri (come ad es. il panneggio, eseguito in maniera assai schematica). Alto rilievo, modellato plastico.

Notizie Storico-Critiche Si tratta della versione eseguita in epoca moderna di un cartone iconografico verosimilmente antico, oppure ispirato ad opere antiche. Nel XIX sec. d.C. la raffigurazione dei busti di filosofo conosce ampia diffusione.

Le analogie stilistiche e di taglio della pietra lasciano supporre che sia stato realizzato contestualmente a 687/PM e 690/PM dalla stessa bottega e, verosimilmente, commissionato nello stesso tempo.

Per l’utilizzo del calcare, ovvero del carbonato di calcio, come materiale di supporto per l’opera, cf. con un cammeo moderno, ora al Germanischen Nationalmuseum di Nürnberg (inv. SiSt 1915), con raffigurazione di busto maschile (Weiß, C., Die antiken Gemmen der Sammlung Friedrich Julius Rudolph Bergen im Germanischen Nationalmuseum Nürnberg, Antike Gemmen in Deutschen Sammlungen, Nürnberg, 1996, n. 474, Tav. 64).