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Caffettiera
1790
argento; legno
0323/A
fascia percorsa da festoni d'alloro / protome leonina / zampe ferine / beccuccio a testa di rapace / pomolo a pigna
Caffettiera in argento gettato, sbalzato e cesellato. corpo a coppa sormontata da cilindro con fascia centrale rilevata e percorsa da festoni d'alloro chiusi sulla fronte da protome leonina. Piedi a zampe ferine, beccuccio a testa di rapace, pomolo a pigna nascente da corona fogliacea; manico ad ansa semplice con fermi su foglie.
Sotto la base marchio di assaggio di Giuseppe Vernoni (assaggiatore dal 1779 - 1815) (marchio).

Al bordo del coperchio marchio di zecca riservato alle parti staccate e minori in sostituzione del marchio di assaggio (marchio).

Opera di spiccata sensibilità scultorea da collocare nell'ambiente torinese di Giovanni Battista Boucheron di cui non possiede la finezza esecutiva e il gusto sicuro per il repertorio decorativo minuto del Luigi XVI. I dati di stile muovono a privilegiare la prima parte dell'attività del Vernoni, intorno al nono decennio del XVIII secolo. La caffettiera coniuga elementi decorativi neoclassici, come i festoni d'alloro e la protome leonina, con altri di gusto più estroso, come il beccuccio a testa di rapace, i piedi a forma di zampe feline, il pomolo a pigna nascente da una corona di foglie.
Bargoni A., Mostra del Barocco piemontese. Argenti, 1963, v. III, p. 14,
Griseri A., Il Tesoro della Città, 1996, p. 135,
Griseri A., Blu Rosso e Oro. Segni e colori dell'araldica in carte, codici e oggetti d'arte, 1998, scheda 285, p. 269,
Mallé L., Palazzo Madama in Torino. Le collezioni d'arte, 1970, v. II, p. 408