Collezioni
draghi; cani di Fo; figure di cinesi; pagode; uccelli
La Manifattura Imperiale di Vienna fu fondata nel 1717 da Claudius Innocentius Du Paquier, impiegato del ministero della guerra austriaco, con l'aiuto dell'arcanista Samuel Stölzl e del decoratore Christoph Hunger, ambedue provenienti da Meissen. Le difficoltà finanziarie, dovute tra l'altro a problemi di rifornimento delle materie prime, costrinse nel 1744 Du Paquier, allo scadere della licenza imperiale, a vendere la fabbrica allo stato. La produzione di questi primo periodo, di gusto barocco o imitazione orientale su influenza di Meissen, è molto rara; il Museo ne possiede un nucleo importante di più di 50 pezzi, in gran parte giunti nel 1874 con il lascito del marchese Emanuele d'Azeglio, che della porcellana Du Paquier fu precoce conoscitore e collezionista.
L'orologio, una delle rare opere datate della manifattura Du Paquier, rimanda al gusto dell'esotismo diffuso in quegli anni nelle corti europee e attestato a Torino nel Gabinetto Cinese juvarriano a Palazzo Reale, a Villa della Regina e a Stupinigi.
Gli elementi a rilievo - draghi, leoni, figure di cinesini e foglie di acanto - fanno parte del repertorio abituale della manifattura che si ritrovano, variamente combinati, in altre opere.