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Capitello
c. 1400
pietra arenaria scolpita e dipinta a tempera
0353/PM
Altezza: 40 cm, Larghezza: 54 cm, Profondità: 46 cm
Annunciazione; santi; angeli
Maestro di San Domenico di Chieri
Gli altorilievi policromi sulle quattro facciate del capitello raffigurano rispettivamente l'Annunciazione, i santi Secondo e Stefano, san Francesco che presenta un devoto, due angeli serafini e un cherubino cantori
Il capitello fu trafugato nel 1870 dalla chiesa parrocchiale di Maria Ausiliatrice di Viatosto, presso Asti, dove fungeva da supporto all'edicola con l'Incoronazione della Vergine, anch'essa rubata ma in seguito ritrovata. Finito sul mercato antiquario, fu acquistato dal marchese Emanuele Tapparelli d’Azeglio per il Museo. Nella chiesa di Viatosto è oggi rimpiazzato dalla copia realizzata nel 2001 grazie all’uso del rilievo al laser.

Stilisticamente l’opera si avvicina ai capitelli della chiesa di San Domenico a Chieri, realizzati forse dal medesimo scultore, che aggiorna una cultura di estrazione tardo-campionese ai modi del Gotico internazionale.
Ragusa E., La parrocchiale di Maria Ausiliatrice a Viatosto: restauri 1994-1997, 1997, pp. 35-37,
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Mallé L., 1965, pp. 118-119,
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Orlandoni B., L'äge d'or. Saggi e materiali su Stefano Mossettaz e sul tardo Medioevo in Valle d'Aosta, 2013, pp. 161, 163