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Trittico
1460
vetro a oro graffito e dipinto; legno intagliato e dorato (cornice)
0144/VD
Altezza: 46 cm con cornice, Larghezza: 54 cm con cornice, Larghezza: 19 cm vetro centrale, Altezza: 32,5 cm vetro centrale, Altezza: 32 cm vetri laterali, Larghezza: 8,5 cm vetri laterali
Calvario; Madonna con Bambino; S. Michele
Cietario Jacopino
Trittico di vetri a oro graffito: al centro il Calvario, a sin. la Madonna con il Bambino e sopra l'Angelo Annunciante, a destra, san Michele e sopra la Vergine Annunciata. Sulla facciata esterna degli sportelli sono dipinti a monocromo su fondo nero l'Ecce Homo e i simboli della Passione. Cornice dorata intagliata a fogliami e cuspidi gotiche.
Già nella Collezione Trivulzio di Milano, il trittico va ad aggiungersi alla preziosa collezione di vetri dorati graffiti e dipinti pervenuta al Museo in seguito al lascito testamentario del marchese Emanuele Tapparelli d'Azeglio.

L'opera si lega alla cultura tardogotica lombarda, nell'ambito della quale le arti suntuarie, e tra queste la tecnica dei vetri dorati, raggiungono espressioni di eccellenza.

L'artista, che si firma su un cartiglio sotto il Calvario centrale, guarda ai modelli della pittura del primo Quattrocento, muovendosi nella tarda orbita di MIchelino da Besozzo, attivo a Pavia e nella Fabbrica del Duomo di Milano, e dei fratelli Zavattari per quanto riguarda il panneggio delle vesti e l'accentuata espressività dei volti, mentre la ricerca spaziale guarda ai maestri oltremontani.
Ciappi S., Il vetro in Europa. Oggetti, artisti e manifatture dal 1400 al 1930, 2006, pp. 60-61,
Pettenati S., I vetri dorati graffiti e i vetri dipinti, 1978, p. 20,
Pagella E., Il Palazzo Madama. Museo Civico d'Arte Antica, 2008, p. 74,
Piglione C., Tasso F., Arti minori, 2000, p. 397,
Il Museo Civico di Arte Antica di Torino. Opere scelte, 2006, p. 69,
Palazzo Madama. Guida, 2011, p. 78,
Palazzo Madama. Guida breve, 2010, p. 50