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Le interviste ai visitatori di “Sarà l’Italia” (II parte) – coinvolgimento e livello di soddisfazione

Sarà l’Italia ha voluto facilitare nei visitatori il sorgere di un senso di immersione nel passato basato su un allestimento storicamente fedele e una serie di informazioni e opportunità di interazione aggiuntive.

Le risposte date dagli intervistati hanno fatto emergere come l’estetica della ricostruzione abbia riscosso un elevato livello di consenso: essa è infatti stata notevolmente apprezzata dal 91% degli 85 visitatori a cui è stata posta questa domanda.

"L'estetica della ricostruzione dell'aula del Senato è stato l'elemento più apprezzato dagli intervistati"

La ricostruzione è stata inoltre capace di suscitare un certo coinvolgimento emotivo, come suggerito dalla percentuale di visitatori che hanno dichiarato di aver provato una sensazione di stupore e meraviglia una volta entrati nella Sala del Senato (26% “abbastanza” e 69% fra “molto” e “moltissimo”).

Una vera e propria esperienza di immersione nel passato è stata vissuta invece da una percentuale inferiore – ma comunque consistente- di visitatori: il 35% ha infatti dichiarato di aver provato “molto” la sensazione di trovarsi in epoca risorgimentale, il 12% “moltissimo” e il 31% “abbastanza”. Per la quasi totalità degli intervistati (97%), la visita della mostra meriterà comunque di essere ricordata in futuro.

La grande maggioranza degli intervistati ha dichiarato di aver arricchito le proprie conoscenze storiche a seguito della visita della mostra; chi ha dato una risposta negativa ha specificato di “saperne già abbastanza” o di “aver trascorso poco tempo nell’aula”, riconducendo pertanto un limitato livello di apprendimento alle proprie conoscenze pregresse o all’agenda di visita. La qualità degli audiovisivi e della documentazione non è invece mai stata citata come un elemento che abbia scoraggiato un’eventuale volontà di approfondimento.

Le attività maggiormente compiute nell’ottica dei visitatori intervistati sono state, nell’ordine: osservare l’aula (100%), prestare attenzione agli audiovisivi (92%), sedersi sui sedili ricreanti i seggi dei senatori (79%), manipolare gli oggetti presenti sugli scranni (69%), consultare i fascicoli di approfondimento (60%), la guida alla visita (53%) e la documentazione presente sui tavoli centrali (45%). Complessivamente, emerge dunque come le aree di attività più frequentemente svolte siano state, nell’ordine: osservazione – svolgimento di attività motorie/manipolative – attività di lettura. Questa tendenza – sebbene con percentuali inferiori- è stata rilevata anche durante le indagini osservanti.

La conversazione instaurata al momento dell’intervista e i commenti liberi lasciati dagli intervistati hanno fatto emergere come alcuni individui (7% degli intervistati che hanno visitato la mostra nel giorno dell’indagine) non si siano seduti sui sedili o non abbiano manipolato gli oggetti perché non consapevoli di questa possibilità: un dato di cui si dovrà tenere conto per gli allestimenti futuri.

L’aggettivo selezionato più frequentemente dagli intervistati per descrivere l’esperienza in mostra è stato “istruttiva” (68%), seguito da “affascinante” (49%) e “piacevole” (38%).

Infine si può concludere affermando come i visitatori abbiano ampiamente apprezzato “Sarà l’Italia”: il 94% degli intervistati si èinfatti dichiarato soddisfatto, con una percentuale di “decisamente soddisfatti” del 78%.

E voi quali sensazioni avete provato nella Sala del Senato? Vi sembra che la mostra vi abbia fatto capire o conoscere qualcosa di nuovo? Siete stati soddisfatti della visita?