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Etnografia


Nella seconda metà del XIX secolo molti musei d’Europa accolgono manufatti provenienti dagli altri continenti. Con atteggiamento positivista, illustrano i prodotti del lavoro dell’uomo nelle diverse aree geografiche, alimentando la riflessione sull’ornamento e sul design. Autori delle raccolte sono viaggiatori incaricati di esplorazioni e ricerche, ma anche diplomatici, imprenditori, commercianti, aristocratici e religiosi.

La collezione etnografica del Museo Civico di Torino prende avvio nel 1864 e già nel decennio successivo vanta un importante nucleo di opere da Panama, Costa Rica e Perù, precedenti la colonizzazione spagnola, donate dal console Giovanni Battista Donalisio, e una rara collezione di oltre duecento manufatti provenienti da Australia, Melanesia, Polinesia, Micronesia, Isole Cook e dalle Isole Australi, donata dal pittore piemontese Ernesto Bertea.

Nel 1876 Zaverio Calpini, commerciante originario della Val d’Ossola, dona al museo oltre 1500 manufatti acquistati in Messico. E’ una collezione eccellente: tra i 799 oggetti oggi ricondotti a quella donazione molti appartengono alle culture precolombiane e vi si annoverano capolavori assoluti dell’arte olmeca, maya e mixteco-azteca.

A documentare le culture dell’Asia, giunge in museo nel 1887 una raccolta di sculture, libri sacri, armi, tessuti, bronzi e oggetti d’uso dalla Birmania, dono di Bernardo Scala, uno dei numerosi tecnici italiani che vi si trasferiscono a seguito del Trattato d’amicizia sottoscritto nel 1871 dalla Birmania, l’attuale Myanmar, col nostro paese per favorire il proprio sviluppo e ammodernamento industriale. Dalla Corea, apertasi all’Occidente soltanto nel 1876, entrano nelle collezioni museali libri e ventagli, donati nel 1888 dall’ufficiale di Marina Ernesto Filipponi di Mombello.

I primi, pochi oggetti dal continente africano pervengono in museo nel 1877, acquistati dal diplomatico Aynardo Benso di Cavour nel viaggio condotto nel Sennar, tra Egitto e Sudan, nel 1862. Una ricca collezione si aggiungerà nel 1955, comprendente oggetti, strumenti musicali e armi, donata da Tiziano Veggia, ingegnere impegnato nella costruzione delle ferrovie in Congo.

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Cose d'altri mondi

Scopri la mostra "Cose d'altri mondi. Raccolte di viaggiatori tra Otto e Novecento", ospitata a Palazzo Madama dal 6 aprile all'11 settembre 2017: un viaggio attraverso quattro continenti illustrato da opere d’arte provenienti dalle ricche collezioni etnografiche del museo e da prestiti di altri musei del territorio piemontese.