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Medicinali – Ricino

Il maggior numero di aiuole dell’Hortus è destinata alle piante medicinali per le quali ci sono numerose fonti bibliografiche (dalla Scuola Medica Salernitata ai Tacuina Sanitatis, dalle opere di Piero de Crescenzi a quelle di Hildegarde Von Bingen). Troviamo dunque oltre un centinaio di piante con proprietà vulnerarie e digestive, febbrifughe e emollienti ma anche le cosiddette piante “panacea” capaci di curare tutti i mali come ad esempio Assenzio (Artemisia absinthium) e Malva (Malva sylvestris), Calendula (Calendula officinalis) e Sclarea (Salvia sclarea). Di grande interesse anche piante spontanee nel Sud Italia che propria in epoca medievale cominciavano ad essere coltivate anche al nord come Ricino (Ricinus communis) e Liquirizia (Glycirrhiza glabra). Intorno ad alcune piante medicinali si crearono nel Medioevo leggende e simbolismi legati al culto religioso, ai segni astrali, alla stregoneria e all’alchimia; tra le più note ricordiamo il giusquiamo (Hyosciamus niger) e la mandragora (Mandragora officinarum), l’alchemilla (Alchemilla vulgaris) e la ruta (Ruta graveolens). Molto famose anche le piante medicinali che, usate in modo improprio, si trasformano in piante tossiche come la Belladonna (Atropa belladonna) e l’Aconito (Aconitum vulparia), la Digitale (Digitalis purpurea) e il Mughetto (Convallaria majalis).

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