Visto il grande successo di pubblico e le numerose richieste di partecipazione, che non hanno potuto essere soddisfatte, Palazzo Madama ha deciso di replicare la conferenza di Edoardo Santoro Tulipomania e storie di bulbi bizzarri, che approfondisce gli aspetti storici e botanici di 4 piante, legate a storie e personaggi di ogni epoca: il tulipano, la fritillaria, l’iris e il giglio, che hanno cambiato la vita di molti viaggiatori, giardinieri, biologi e perfino di imperatori! Il viaggio del tulipano porta prima in Turchia, poi in Austria e Olanda e infine in tutta l’Europa. Nel 1600 nei Paesi Bassi scoppia la “febbre dei tulipani”: di che cosa si tratta? Quali sono state le cause di una delle prime bolle speculative nella storia del capitalismo? E proprio in Olanda il fiore acquisisce casualmente nuove caratteristiche estetiche, da cui derivano le sue fiammature e sfrangiature, che ancora oggi lo rendono rinomato. L’emblema della Madama Reale Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours è invece una fritillaria, pianta apparsa per la prima volta proprio in Italia nel 1553 con il nome di “corona imperiale”. La particolare forma dei fiori e l’altezza significativa della pianta la rendono davvero la regina di ogni giardino. E non bisogna dimenticare che esistono al mondo oltre 100 diversi tipi di fritillaria, uno dei bulbi con i fiori e i colori più particolari. Francia e Italia condividono l’interesse per il giglio e il suo utilizzo come stemma araldico: è stato per lungo tempo l’emblema dei re di Francia ed è lo stemma della città di Firenze. In realtà, però, si tratta di un iris! E dunque come mai se la pianta è un iris, si parla di giglio? È solamente una questione di antica nomenclatura latina o ci sono delle precise ragioni storiche? Tutti questi bulbi bizzarri, che hanno molte differenze dal punto di vista morfologico e di coltivazione, non possono mancare nei nostri giardini e terrazzi per la loro grande adattabilità a ogni tipo di terreno, clima ed esposizione solare.
Edoardo Santoro (Torino, 1977) è laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie e dal 2005 si occupa delle aree verdi della Fondazione Torino Musei, dapprima seguendo il restauro del Giardino del Borgo Medievale di Torino e dal 2011 curando il progetto del verde del giardino all’interno del fossato medievale di Palazzo Madama. Oggi è curatore del Giardino della Principessa a Palazzo Madama dove, con l’aiuto di giardinieri e la partecipazione di Senior Civici, coltiva piante ornamentali, officinali, frutti e ortaggi e mette in pratica tecniche di coltivazione naturale per ricreare l’atmosfera vissuta da nobili, monaci, abitanti e giardinieri dell’epoca medievale.
Costi: ingresso a ogni conferenza € 5 (€ 3 abbonati Musei Torino Piemonte, insegnanti e studenti) Info e prenotazione: t.011 4429629; madamadidattica@fondazionetorinomusei.it