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Viaggio tra affascinanti erbari, meravigliosi dipinti e strabilianti cere: le collezioni botaniche del Museo di Storia Naturale di Firenze. Conferenza

  • Evento
  • 17 Febbraio 2016 - 18 Febbraio 2016
limone

La sezione di Botanica del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze è sede del più grande erbario italiano. Con i suoi 5 milioni di campioni di piante essiccate esso si colloca tra i primi 10 erbari al mondo, con importanti raccolte che vanno dal XVI secolo fino ai giorni nostri. L’Erbario è un fondamentale strumento di studio, incrementato ogni anno e consultato da specialisti di tutto il mondo per le loro ricerche. Accanto a questa collezione, tuttavia, nella sezione si conservano altri importanti reperti, più vicini al mondo dell’arte che a quello scientifico, in quanto comprendono dipinti di nature morte e centinaia di modelli in cera, una selezione dei quali è esposta nella mostra ‘Eccentrica Natura’. I dipinti, tutti realizzati tra XVII e XVIII secolo, raffigurano perlopiù frutti e ortaggi e sono opera soprattutto di Bartolomeo Bimbi, ma anche di altri importanti pittori dell’epoca, come Filippo Napoletano e Bartolomeo Ligozzi. Le cere costituiscono una collezione veramente unica al mondo e comprendono frutti e piante in vaso a grandezza naturale, oltre a tavole didattiche su cui sono riprodotti esempi di anatomia vegetale, processi fisiologici e patologici di alcune piante. La conferenza illustrerà l’importanza anche attuale di tutte queste collezioni, la loro particolarità e bellezza, in una sorta di viaggio virtuale all’interno della sezione di Botanica di Firenze.

Laureata in Scienze Agrarie presso l’Università di Firenze e Dottore di Dottore di Ricerca in Biosistematica Vegetale, dal 1988 Chiara Nepi è Conservatore della Sezione di Botanica del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze. Singolarmente e in collaborazione con altri ricercatori si è occupata della raffigurazione delle piante nell'arte, della loro identificazione e significato. Ha svolto e svolge attività seminariali nell’ambito dei corsi di Museologia Naturalistica dell’Università di Firenze e di quella di Siena.

Ingresso libero fino a esaurimento posti