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Trappola per topi
anteriore al 1951
fibre vegetali
374/L
Lunghezza: 44 cm, Diametro: 12 cm
Trappola per topi
Trappola per topi
Trappola in fibra vegetale intrecciata a forma di imbuto. Un’estremità dell’oggetto è costituita da uno stretto passaggio formato da steli convergenti volti ad agevolare l’ingresso della preda e impedirne l’uscita. La documentazione relativa all’acquisizione dell’oggetto suggerisce che si tratti di una trappola per catturare roditori fabbricata nell’attuale Repubblica Democratica del Congo.



La fabbricazione di oggetti in fibra vegetale intrecciata è ampiamente diffusa nelle regioni del bacino del fiume Congo e prevede numerose tecniche di intreccio, spesso molto complesse, che condividono elementi con l’arte tessile.

Oltre alle trappole per roditori,nella stessa regione erano realizzate reti da pesca dalla forma analoga che venivano lanciate nelle acque fluviali e assicurate a dei paletti fissati a riva in modo da catturare i pesci.



Il bene appartiene al corpus di 185 oggetti donati al Museo da Tiziano Veggia (1893-1957). Veggia lavorò come ingegnere nel Congo Belga per la Compagnie du Chemin de Fer Bas Congo-Katanga (1919-1936) e per l’Otraco (1936-1951), affiancando alla sua attività lavorativa la pratica del collezionismo. Nel maggio 1955 donò la sua collezione al Museo Civico di Torino.
Fava A.S., Africa, America, Oceania. Le collezioni etnologiche del Museo Civico di Torino. Storia delle collezioni etnologiche del Museo Civico di Torino, 1978, p.42,
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Meyer, L., Art and craft in Africa : everyday life, ritual, court art, 1995